dal 28 aprile al 1 maggio 2022
Sorano, Pitigliano, Sovana, borghi antichi ai confini tra le province di Grosseto e Viterbo, che si ergono su speroni tufacei e nascondono nelle loro fondamenta le tracce e i misteri di civiltà arcaiche e medievali. Base del viaggio sarà l'esclusivo Residence Terme di Sorano per un piacevole relax all'insegna del benessere e dell'enogastronomia di qualità.
Sorano Wild Tuscany – Vai al video promozionale realizzato dalla Regione Toscana
Il Residence Terme di Sorano si trova lungo la SP 4 che collega Pitigliano a Sorano. Per chi proviene dalla costa tirrenica e dalla Via Aurelia, è raggiungibile in auto percorrendo la SR 74 da Orbetello fino a Pitigliano. Per chi proviene dall’autostrada E5 - A1, sia da nord che da sud, si consiglia di uscire al casello di Orvieto e seguire le indicazioni SR 74 – Orbetello.
Programma giornaliero
Dalle ore 11 alle 13, arrivo dei partecipanti in struttura, accoglienza presso la sala meeting antica Pieve Santa Maria dell’Aquila, registrazione, illustrazione programma, preparazione delle bici e assegnazione delle bike noleggiate. Gli alloggi, dislocati negli appartamenti delle unità abitative di cui si compone il residence, saranno a disposizione degli ospiti a partire dalle ore 15,00. Nel tempo libero piscine termali a disposizione dei partecipanti.
Ore 15,30: Sorano Wild Tuscany
Dislivello: 580 m
Fondo stradale prevalente asfalto
Difficoltà: medio alta se percorso in mtb o bici muscolare, facile se percorso in e-bike
Partenza per un minitour in bicicletta nei dintorni di Sorano per una visita guidata del borgo e della Fortezza Orsini, uno dei più grandi esempi di architettura militare del Rinascimento che domina il borgo medievale. Dopo la visita si continuerà pedalando un breve ma panoramico anello su strade asfaltate e alcuni tratti cementati, caratterizzato da affacci sull’ambiente naturale incontaminato che circonda questo affascinate paese, scoprendo un angolo di Maremma nel quale alte pareti di tufo puntellate da alberi secolari a strapiombo sul torrente Lente, nascondono testimonianze etrusche e insediamenti rupestri di una bellezza selvaggia, regalando al visitatore la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo.
Ore 19 rientro in struttura, cena e pernottamento.
Venerdì 29 aprile
Ore 9,00: Le città del Tufo, dagli etruschi al medioevo
Lunghezza itinerario: 54 km
Dislivello: 800 m
Fondo stradale prevalente: asfalto
Difficoltà: alta se percorso in mtb o bici muscolare, media se percorso in e-bike
Un lungo anello alla scoperta dei borghi che sovrastano i profondi valloni scavati nel tufo dal torrente Lente. Sorano, Castell’Ottieri, Sovana e Pitigliano, qui riecheggiano le storie di popoli antichi fin dalla metà del terzo millennio avanti Cristo. Dalla Cultura di Rinaldone, agli etruschi e ai romani, dagli Aldobrandeschi agli Orsini, dai Medici ai Lorena. La roccia tufacea è l’elemento che caratterizza i bellissimi borghi che sorgono in quest’area ricca di storia millenaria. L’itinerario propone una visione d’insieme del territorio. Il percorso si sviluppa quasi interamente su strade asfaltate, con un breve tratto di strada sterrata, e un suggestivo passaggio dalla via cava del Cavone, una tra le vie etrusche ancora facilmente percorribili in bicicletta, posta ai piedi del Parco Archeologico della Civiltà del Tufo di Sovana che sarà possibile visitare in autonomia. Sosta pranzo libero a Sovana. Durante il percorso, tempo a disposizione per la visita al centro storico di Pitigliano caratterizzato dalle abitazioni scavate direttamente nella roccia tufacea.
Ore 17 rientro in struttura, tempo a disposizione per una pausa ristoratrice nell’area termale, cena e pernottamento.
Sabato 30 aprile
Ore 9,00: Sulle strade dei Briganti
Lunghezza itinerario: 61 km
Dislivello: 850 m
Fondo stradale prevalente: asfalto/sterrato
Difficoltà: alta se percorso in mtb o bici muscolare, media se percorso in e-bike
Lago di Mezzano, Selva del Lamone, Pian di Morrano, Pantalla, sono solo alcuni dei toponimi dei luoghi antichi che incroceremo in questo itinerario costituito da un reticolo di strade solitarie, che attraversano la campagna a confine tra Toscana e Lazio, e larghi sentieri a fondo sterrato che si inoltrano nella Selva del Lamone. Estesa per oltre 1500 ettari tra i borghi di Farnese e Pitigliano, la Selva del Lamone, oggi Riserva Naturale Regionale, è uno dei boschi più integri e selvaggi del Lazio. La foresta è cresciuta su una colata lavica formatasi tra 150.000 e 50.000 anni fa ed ha costituito nei secoli, per la comunità locale, una sicura ed inesauribile fonte di guadagno fornendo i mezzi di sostentamento non solo ai briganti che, nel corso del XIX secolo, vi avevano stabilito la loro dimora ed il loro teatro d’azione, come i famosi Domenico Tiburzi e Domenico Biagini, ma anche a ben più onesti lavoratori: pastori, contadini, cacciatori, boscaioli, carbonai. Attraversata la Selva del Lamone giungeremo a Farnese, altra città edificata su uno sperone tufaceo abitata fin dall’età del Bronzo, che tra il XVI e XVII secolo trovò le condizioni per guadagnare una posizione di rilievo sui borghi vicini entrando a far parte dei possedimenti della nobile famiglia Chigi. Il 19 ottobre 1867, Farnese fu teatro della campagna garibaldina dell'Agro Romano per la liberazione di Roma. Sulla via del ritorno passeremo ancora da Pitigliano per una breve sosta.
Ore 17 rientro in struttura, tempo a disposizione per una pausa ristoratrice nell’area termale, cena e pernottamento.
Domenica 1 maggio
Ore 9,00: bici + trekking a Vitozza la città perduta
Lunghezza itinerario in bici: 18 km
Dislivello: 270 m
Fondo stradale prevalente: asfalto
Difficoltà: facile
Durata percorso trekking: 2 ore circa
L’ultimo giorno di questo viaggio in bicicletta attraverso i confini del tempo, è dedicato alla visita di una delle testimonianze più sorprendenti che gli antichi abitatori di questi luoghi hanno lasciato ai posteri. Un sentiero attraversa pareti di tufo e un parco archeologico dove convivono secoli di storia. Grotte abitate da tempi antichi, fortezze diroccate, abbandonate dall’uomo e riconquistate dal bosco e una chiesa a cielo aperto. E’ la città perduta di Vitozza, che ospita al suo interno il più vasto insediamento rupestre dell’Italia centrale e le nostalgiche rovine di una città medievale. La città rupestre si trova nei pressi di San Quirico di Sorano, che raggiungeremo in bicicletta per poi proseguire a piedi la visita del sito archeologico.
Rientro in struttura per le ore 13. Pranzo di commiato facoltativo e termine dei servizi compresi nel pacchetto di viaggio.
Proposta di viaggio realizzata in collaborazione con FIAB Grosseto Ciclabile APS
Incluso
La struttura offrirà nel dettaglio i seguenti servizi:
Non Incluso
Quota di partecipazione
€ 395,00 con minimo 20 partecipanti
Acconto di € 100,00 entro il 1 febbraio 2022 – Saldo entro il 15 marzo 2022
Accompagnatore FIAB: Angelo Fedi